venerdì 3 luglio 2015

L'arcobaleno virale

  Il 26 Giugno 2015 gli Stati Uniti festeggiano la possibilità di celebrare i matrimoni tra persone dello stesso sesso su tutto il loro territorio.
Il fenomeno diventa subito virale, tutti ne parlano e condividono la loro partecipazione a tale causa, come se si trattasse del primo Paese a legalizzare i matrimoni tra gay - nel 2001 l'Olanda è stata la prima al mondo a riconoscere tale diritto - ma, in fondo, stiamo parlando degli USA...
  In questo post non parlerò dei diritti fondamentali delle persone, né tantomeno delle loro libertà; già tanto è stato detto a riguardo. Inoltre il progresso, in quanto tale, è inarrestabile e c'è solo un modo per fermarlo: collassare su noi stessi.
A ognuno la propria scelta.
  Ad ogni modo, ora vorrei parlare della diffusione su internet che tale notizia ha avuto, in particolare di questo
si tratta della bandiera arcobaleno o rainbow flag, il simbolo più noto e usato dal movimento di liberazione omosessuale
Questi colori sono stati usati come filtro per modificare le immagini di profilo del proprio account Facebook, in segno di partecipazione alla vittoria ottenuta. Insomma, questo è un progetto positivo che molti (più di mezzo miliardo) hanno appoggiato.
  Dietro questo messaggio che la campagna promuove c'è però un altro fine personale, cioè quello di studiare in che modo si propagano i fenomeni e quindi come gli utenti usano la piattaforma social. Ad un primo sguardo questo fatto può sembrare curioso, in realtà non lo è. Tutti i Social Network, in primis Facebook, vivono di ricerche di mercato (e di pubblicità). Pertanto è fuori luogo urlare al complotto e di astrusi meccanismi che possono esistere.
Quello che possiamo fare è essere consapevoli della nostra presenza su internet e degli strumenti che ci sono, i quali possono anche essere usati a nostro svantaggio. Il nostro dovere è quello di essere informati anche laddove sembra non esserci restrizione, come su internet, in modo da non essere mai colti alla sprovvista.

PS Poiché le parole sono di fondamentale importanza per la nostra libertà e crescita, linko alcuni articoli di un argomento vicino e al momento stesso diametralmente opposto ai matrimoni gay.
Visto che io non ne ho parlato, è giusto sapere che qualcun altro l'ha fatto.
Ho un'amica che è andata al Family Day...
Family Day, la piazza che colpevolizza le donne e giustifica il femminicidio

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