martedì 26 maggio 2015

Sarcasmo

  Ecco un'altra parola spesso confusa con altre dai significati simili: il sarcasmo.
  Sarcasmo deriva deriva dalla parola latina sarcasmus, che a sua volta deriva dal greco sarkazein (mordersi le labbra per la rabbia).
L'intento di chi usa questa figura retorica è quello di schernire una persona o determinate situazioni attraverso pungenti battute. Per questo, non può essere collegata alla già citata satira, il cui scopo è ben diverso.
Il sarcastico, per smontare le tesi altrui, finge di approvare ciò che è stato detto rispondendo con astuzia.
"Parli spesso con il computer?" - "Solo quando il frigo è arrabbiato con me."

   Il sarcasmo è basato sulla comunicazione orale e per questo è comune, durante la conversazione, modificare il tono della voce per enfatizzare il proprio scopo, cioè quello di prendersi gioco dell'interlocutore. 
Dall'altra parte, nel campo della scrittura, è difficile da usare e per questo, frequentemente, si ricorre ad altri espedienti, come l'uso di "virgolette".
  Spesso tale figura è confusa con l'ironia; il significato di quest'ultima (che vedremo successivamente) è però quello di affermare un pensiero attraverso una frase che indica l'opposto. Da questo si evince che le due tecniche comunicative, pur mantenendosi separate, possono fondersi insieme: si può essere sarcastici anche facendo uso dell'ironia, tutto dipende dalla nostra volontà.


"Lo amo!"

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