“Il
cammino è la vita reale o, come dice un proverbio
cinese:
«La via è la vita». Per i bulimici è l'opposto: vorrebbero
raggiungere la meta possibilmente subito e con sicurezza e saltare il
cammino, cioè la vita.”
La
bulimia, insieme all'anoressia, è uno dei più frequenti disturbi
della condotta alimentare (DCA); essa è caratterizzata da ingenti
abbuffate, quasi impossibili da reprime per il paziente, alle quali
seguono dei metodi compensatori al fine di non metabolizzare la
quantità eccessiva di calorie assunte, questi ultimi si dividono
sostanzialmente in due gruppi: in un caso vengono utilizzati con
frequenza il vomito autoindotto, i lassativi, i diuretici e altri
farmaci, mentre nell'altro c'è un esercizio fisico eccessivo e
periodi di digiuno alternati a quelli delle abbuffate con un uso non
frequente del vomito autoindotto.
A
differenza dell'anoressia, che porta a un cambiamento significativo
del corpo, è più difficile riconoscere una persona affetta da
bulimia poiché il peso rimane pressoché invariato dal sorgere del
disturbo. In ogni caso, ci sono dei comportamenti tipici nel bulimico
che possono essere indicatori del disturbo, oltre alle abbuffate che
vengono mantenute il più possibile nascoste: sensi di colpa dopo
aver mangiato, recarsi al bagno durante o dopo i pasti, esaurimento
di scorte alimentari, mantenimento o diminuzione del peso nonostante
la quantità di cibo assunta.
Come
per l'anoressia, anche la bulimia colpisce principalmente donne
giovani preoccupate in maniere eccessiva dal proprio aspetto. Va
comunque sottolineato che la bulimia non deriva solo e semplicemente
da una questione estetica, alla base c'è un grave disagio che
opprime la persona.
Come
per Anna, tutto per lei è cominciato con una semplice dieta in vista
dell'estate. Dopo i primi risultati positivi in lei ha iniziato a
nascere un senso di onnipotenza, la consapevolezza di poter
controllare il proprio corpo attraverso il cibo; ma ben presto la
dipendenza dal cibo, la malattia, hanno preso il controllo su di lei.
Così, l'impazienza e la perfezione di raggiungere qualunque
obiettivo volesse il suo inconscio, hanno rischiato di far saltare ad
Anna il cammino della vita.
Anna
è un personaggio inventato ma purtroppo la sua storia è crudelmente
vera.
Questa "pillola di psicologia" è stata scritta per la dott.ssa Sara Piattino, se volete saperne di più QUI il link.
Questa "pillola di psicologia" è stata scritta per la dott.ssa Sara Piattino, se volete saperne di più QUI il link.
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