venerdì 24 aprile 2015

LiberAzione

  Mi sembra quasi scontato fare un post sul 25 Aprile, eppure, credo sia la cosa giusta da fare.
  Ho pensato molto a cosa scrivere, a quali temi affrontare. Quasi tutto è già stato affrontato.
Allora il mio pensiero si riduce a una sola domanda: "Che cosa c'è da festeggiare?". Certo, i partigiani hanno cambiato la storia salvando non solo loro stessi ma anche tutti noi, a distanza di decenni.
Forse però loro non immaginavano che le cose avrebbero preso la piega che noi conosciamo e stiamo vivendo. Sempre più si vedono e si sentono nostalgici del ventennio che argomentano le loro idee con il solito si stava meglio quando si stava peggio peccato che quando c'era lui non c'eravamo noi, che se c'eravamo noi saremmo stati impallinati.

Sono quasi teneri quelli che credono di essere sotto una dittatura comunista...
[clicca sull'immagine per ingrandirla]
 
  Non solo, questo importante passaggio nella storia dell'Italia non solo è stato snaturato dai suoi ideali ma sembra che anche il movimento che ha legato tutti contro il nazifascismo sia stato pian piano messo da parte: l'antifascismo.
Per l'anniversario di quest'anno è stata lanciata una campagna dal Governo, #ilcoraggiodi, e nello spot ufficiale è possibile ascoltare una voce maschile che recita
"La lotta di liberazione è il racconto commovente di persone illustri o comuni che con il loro coraggio, credendo in un avvenire migliore lo resero possibile. Non sappiamo cosa hanno provato, ma noi siamo l’avvenire che ci hanno donato"
Non capisco, tutto quello che è stato fatto viene limitato a essere il racconto commovente? È una narrazione che smuove le anime?
Da chi/che cosa siamo stati liberati?
Siamo sicuri di non poter conoscere i sentimenti di queste persone?
Se all'inizio non venisse detto la lotta di liberazione, il discorso potrebbe valere per qualunque contesto, di qualunque epoca e di qualunque popolo. E forse, è proprio questo il punto focale della questione: la lotta di liberazione oltre a essere stata snaturata è stata anche decontestualizzata, lasciando così le persone a pensare come individui e non come comunità, l'opposto di quello che dovrebbe fare questa ricorrenza.
Se ci vediamo soli, come individui a sé stanti, non possono esserci resistenza e liberazione.

  Per concludere (anche se ci sarebbe ancora molto da dire...) per me oggi è già un giorno importante, essendo genovese.
Genova infatti il 24 Aprile è stata la prima città - in tutta Europa! - a liberarsi con la sola forza dei suoi partigiani e dei civili.


Screen preso dalla pagina Facebook Raccolta statistica di commenti ridondanti




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