martedì 28 aprile 2015

Rom e rumeni: due popoli diversi

  Sebbene oggi, anche grazie alla propaganda mediatica degli ultimi anni, si tenda a considerare rom come sinonimo di rumeni e viceversa - cioè qualcosa simile a rumeni nomadi, mi sembra di aver capito, che rubano bambini, ecc. - in realtà queste due parole indicano popolazioni differenti, anzi, a voler essere precisi, i rom sono un'etnia.
  I rom sono un gruppo etnico che molto probabilmente è originario del Nord-Ovest indiano e del Pakistan.
Il gruppo è costituito da comunità eterogee, le quali hanno in comune la lingua romanì (differenziata in vari dialetti) derivante dal sanscrito, una delle lingue ufficiali dell'India il cui ruolo culturale può essere paragonato a quello del latino e del greco antico in Europa.
Tutti noi sappiamo che sono comunità nomadi, nel corso dei secoli hanno attraversato il Contenente Europeo e alcuni di essi hanno viaggiato fino ad arrivare in America. Negli ultimi anni, in ogni caso, molti rom si sono stanziati in dimore fisse, principalmente nei Paesi dell'Est Europa.
  Forse, proprio a causa della loro condizione "diversa" da quello a cui la maggior parte delle persone è abituata, il popolo rom è sempre stato oggetto di persecuzione. A partire dal Medioevo, dove il nomadismo era visto come una maledizione di Dio, fino al genocidio perpetrato dalla Germania nazista.
  Perciò i rom possono essere visti come zingari o gitani, insieme ai sinti, altro gruppo etnico romanì; sebbene queste due parole abbiano assunto un significato carico di pregiudizi e lontano dall'idea originaria.


Scena tratta da Snatch - Lo strappo, di Guy Ritchie, con Brad Pitt nella parte di uno zingaro alle prese con incontri di boxe truccati e molti altri personaggi che si incrociano fra loro.

  E per quanto riguarda i rumeni (o romeni)? Beh, molto semplicemente, sono le persone nate in Romania.
La loro lingua deriva dal latino e la stessa parola Romania deriva da romanus, romano, come testimonianza del passato nell'Impero Romano.
  A partire dall' '800, in pieno periodo romantico, i popoli hanno riscoperto le proprie origini e così è stato anche per i rumeni, i quali hanno iniziato a rivendicare la loro storia in un'area (quella dell'Europa orientale) slava.
Solo negli anni dell'URSS e poi del regime di Nicolae Ceaușescu il paese si è allontanato da quell'ideale per avvicinarsi al nuovo modello politico e culturale. Tutto questo fino allo scoppio della Rivoluzione del 1989, che portò a un lento cambiamento nel Paese.
  Oltre a usare certe parole come offesa, molti non ne conoscono neanche il significato.

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