martedì 16 giugno 2015

Bipolarismo

  Collegandomi a un post di qualche settimana fa, Madness is the new Black, oggi vorrei parlare di un disturbo che sembra essere quasi una moda, forse perché non lo si conosce bene o forse per le ragioni già descritte nel post qui sopra: il disturbo bipolare.
  Tale malattia consiste nell'alternanza fra due condizioni psichiche tra loro opposte, passando cioè dalla fase di eccitamento (maniacale o ipomaniacale) a quella di depressione e viceversa.
Tali alterazioni si ripercuotono, ovviamente, anche nella quotidianità non permettendo alla persona di idealizzare piani a lungo termine o di mantenere con difficoltà un corpo il più possibile sano.
Il suo decorso è cronico e, se non curato da specialisti, arrecherà negli anni danni sempre maggiori.
  Secondo gli studiosi del campo, ci sono più tipi di disturbi bipolare; in ogni caso, la suddivisione non è ancora chiara. L'unico discriminante che è stato trovato per dividere i vari casi è basato sul decorso e sui sintomi delle fasi, pertanto abbiamo 3 sottotipi:
Disturbo bipolare di I tipo, caratterizzato da almeno un Episodio Misto o almeno un Episodio Depressivo Maggiore, intervallato da un Episodio Maniacale Spontaneo,
Disturbo bipolare di II tipo caratterizzato da almeno un Episodio Depressivo Maggiore, intervallato da almeno un Episodio Ipomaniacale Spontaneo,
Disturbo ciclotimico, caratterizzato da diversi episodi ipomaniacali alternati a sintomi depressivi (i quali non sono però sufficienti per essere diagnosticati come Depressione Maggiore),
Disturbo bipolare non Altrimenti Specificato, categoria dove vengono raccolti tutti i casi che, per i loro sintomi, non possono essere inseriti nei casi sopra citati.
  Vediamo ora in cosa consistono le fasi del bipolarismo.
Nella fase maniacale o ipomaniacale (che si differenziano sostanzialmente per la severità dei sintomi) la persona si sente piena di energie e capace di fare qualunque cosa voglia. Le potenzialità che crede di avere la portano a non sentire il bisogno di mangiare o dormire e a prendere decisioni avventate, anche pericolose. La sua mente fluttua così velocemente che la persona stessa non riesce a stare al passo e a concludere quello che inizia. Tale fase può anche sfociare in un delirio di onnipotenza.
La fase depressiva rappresenta l'opposto di quella euforica e solitamente dura anche più tempo. L'umore in questo caso è molto basso e la depressione può essere talmente grave da portare ad atti autolesionistici o al suicidio.
La fase mista, invece, spesso rappresenta il passaggio da quella ipo/maniacale a quella depressiva. In essa si hanno contemporaneamente i sintomi delle altre due ed è frequente che la persona sia ansiosa e irritata.
  Come per altri disturbi psicologici, anche in questo caso non esiste un'unica causa per l'insorgenza della malattia. Ad ogni modo, è stato scientificamente provato che la genetica rende più vulnerabile un ipotetico individuo.

  Con questo post spero di aver chiarito alcuni dubbi riguardo al bipolarismo.
Entro certi limiti è normale avere sbalzi di umore e per questo non bisogna sottovalutare (o sopravvalutare, a seconda dei casi) i sintomi.


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