martedì 9 giugno 2015

Cinismo

  Il cinismo è una corrente di pensiero nata nell'Antica Grecia.
Il nome deriva probabilmente dalla parola kyon - cane, soprannome dato a Diogene di Sinope (uno dei fondatori della scuola e tra i massimi espontenti filosofici), forse in modo offensivo come risposta al suo stile di vita e a quello dei suoi discepoli.
  La base su cui poggia il cinismo è prettamente etica, lo scopo dell'uomo è quello di raggiungere la felicità attraverso un rigore morale. Per questo, le persone appartenenti a esso disprezzano le comodità, allontanandosi dalle passioni e da tutto ciò che non segue un ciclo naturale. L'ideale di vita sarebbe quindi quello dell'autosufficienza, non solo in termini materialistici ma anche, e soprattutto, in termini di indipendenza dalla società grazie al controllo totale sulla propria persona.
Da questa semplice premessa appare evidente che la vita dei cinici greci era eccentrica e lontana dai costumi di quegli anni. Spesso decidevano di vivere per strada e lo stesso Diogene ebbe come dimora una botte.
  Oggi questo pensiero è diverso dal passato.
Possiamo dire che il cinico odierno è colui che non ha speranza nell'uomo e nella società in sé. A causa di questa sua caratteristica tende a non lasciarsi coinvolgere da quello che accade al suo piccolo mondo; potremmo addirittura dire che, sotto certi aspetti, questa è una modalità simile a quella che accadeva nella vita degli antichi greci. La causa dell'incredulità che si allarga a macchia d'olio in tutti noi è sicuramente da ricercare nella crisi - intesa non solo economica - che ci pervade da ormai tanti anni.
  Allontanandoci ancora di più dall'aspirazione del passato il cinismo è individuato come una caratteristica negativa, facente parte di una personalità calcolatrice e disinteressata verso tutto e tutti.









"Il cinismo è semplicemente l'arte di vedere le cose come sono, non quali dovrebbero essere."
Oscar Wilde

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