venerdì 19 giugno 2015

Grassi contro magri, magri contro grassi... abbiamo sul serio bisogno di una competizione?

  Questo articolo non ha niente a che vedere con il programma di Real Time, mi è stato solo utile per interessarmi all'argomento di cui ora scriverò.
  Da qualche tempo ormai siamo stati spettatori del ribaltamento dello "status sociale" delle persone in sovrappeso a discapito di quelle più esili, in quanto la prima categoria - in particolare per quello che riguarda il mondo femminile - viene considerata come un modello di autenticità.  
  Non è mia intenzione soffermarmi sull'aspetto estetico, quello è del tutto soggettivo (mi auguro), ma sulle implicazioni che questa campagna pro-fat può innescare.
  Partiamo dal presupposto che ogni nuova generazione nasce con l'intento di scardinare gli ideali, sia di bellezza ma non solo, di quella precedente: negli anni '80 ci sono modelle statuarie dal corpo atletico, per contro negli anni '90 abbiamo la nascita di top-model come Kate Moss che, con i suoi lineamenti imperfetti e il corpo influenzato da droghe e alcool, stravolge il mondo intero.
In risposta al broncio di Kate, nel primo decennio del 2000 a stare sul palcoscenico sono i cosiddetti Angeli di Victoria's Secret; il loro corpo ritorna a essere tonico - anche se non ai livelli di quello degli anni '80 - e il volto è caratterizzato da un sorriso perfetto.
Oggi invece sembra essere ritornati indietro di un po' di decenni con la versione estremizzata delle pin up, i corpi vengono chiamati curvy.
So che è deplorevole affiancare Kim Kardashian a Betty Brosmer, ma mi serviva per rendere l'idea di quello che sta accadendo oggi...
Per tale ragione non vedo questo modello come un reale bisogno di ritornare alla propria forma naturale, ma solo come una risposta mediatica a ciò che c'era prima. 
  Il messaggio lanciato poteva anche essere positivo, e cioè che l'importante è stare bene con se stessi, non importa se alti o bassi, grassi o magri; peccato che poi tutto questo ci è sfuggito di mano. Così, se qualche anno fa si insultava una persona dicendole che era grassa come una balena, oggi gli insulti si sono spostati sul "dare le ossa ai cani" (anche se non fatico a credere che gli insulti continuino a essere rivolti anche ai grassi).
In nome della genuinità viene fatto passare per sano l'esempio dell'obesità, che arreca tanti problemi quanto l'anoressia
  Deve essere così difficile accettare il corpo sano senza dover guarire da una malattia come l'anoressia grazie a un'altra come l'obesità? A me non sembra.


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