L'espressione umorismo nero si riferisce a un sottogenere di satira e di comicità che tratta di eventi o argomenti generalmente considerati molto seri o addirittura tabù, come la guerra, la morte, la violenza, la religione, la malattia (e quindi la disabilità), la sessualità, la diversità culturale, l'omicidio e così via.Negli ultimi tempi il black humor (o presunto tale) spopola sui social network, in particolare su Facebook, scatenando reazioni contrastanti tra gli utenti.
Sebbene l'umorismo nero possa essere fine a se stesso, e avere l'unico scopo di causare l'ilarità attraverso la violazione di regole non scritte di buon gusto, è stato anche usato in letteratura e in altri campi con l'intento di spingere l'ascoltatore a ragionare in modo serio su temi difficili.
Prima di tutto bisogna fare una premessa: la maggior parte di noi italiani non riconosce o comprende questo stile; non so dire se è per il nostro background culturale o per qualche altra ragione, però è così, per avere una conferma basta leggere qualche commento sulle suddette pagine che condividono questo genere di vignette/video.
Ed è proprio nello sdegno di certe ignare persone che ritroviamo una grande attenzione per i temi che tali pagine propongono.
Spesso però accade che coloro i quali si atteggiano come fautori di valori totalmente positivi finiscono per trasformarsi in creature ben peggiori di quelle che vorrebbero screditare, augurando la morte e i peggiori mali del mondo.
Così nasce un circolo vizioso composto da elementi che aizzano volontariamente, dietro l'uso del black humor, i "protettori del giusto", i quali aizzano a loro volta le persone che riconoscono il gioco dietro certe affermazioni, e via discorrendo; tutto questo sia con l'intento di deridere gli ignari utenti sia con quello di smascherarli e mostrare fin dove ci si può spingere dietro i nickname e l'illusoria distanza virtuale.
Eppure basterebbe così poco: la consapevolezza di essere su internet, farsi una serena risata o andare oltre.
Fonte: Wikipedia
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