martedì 12 gennaio 2016

Black humor

L'espressione umorismo nero si riferisce a un sottogenere di satira e di comicità che tratta di eventi o argomenti generalmente considerati molto seri o addirittura tabù, come la guerra, la morte, la violenza, la religione, la malattia (e quindi la disabilità), la sessualità, la diversità culturale, l'omicidio e così via.
Sebbene l'umorismo nero possa essere fine a se stesso, e avere l'unico scopo di causare l'ilarità attraverso la violazione di regole non scritte di buon gusto, è stato anche usato in letteratura e in altri campi con l'intento di spingere l'ascoltatore a ragionare in modo serio su temi difficili.
  Negli ultimi tempi il black humor (o presunto tale) spopola sui social network, in particolare su Facebook, scatenando reazioni contrastanti tra gli utenti.

  Prima di tutto bisogna fare una premessa: la maggior parte di noi italiani non riconosce o comprende questo stile; non so dire se è per il nostro background culturale o per qualche altra ragione, però è così, per avere una conferma basta leggere qualche commento sulle suddette pagine che condividono questo genere di vignette/video.

  Ed è proprio nello sdegno di certe ignare persone che ritroviamo una grande attenzione per i temi che tali pagine propongono.
  Spesso però accade che coloro i quali si atteggiano come fautori di valori totalmente positivi finiscono per trasformarsi in creature ben peggiori di quelle che vorrebbero screditare, augurando la morte e i peggiori mali del mondo.
Così nasce un circolo vizioso composto da elementi che aizzano volontariamente, dietro l'uso del black humor, i "protettori del giusto", i quali aizzano a loro volta le persone che riconoscono il gioco dietro certe affermazioni, e via discorrendo; tutto questo sia con l'intento di deridere gli ignari utenti sia con quello di smascherarli e mostrare fin dove ci si può spingere dietro i nickname e l'illusoria distanza virtuale.

  Eppure basterebbe così poco: la consapevolezza di essere su internet, farsi una serena risata o andare oltre.


Fonte: Wikipedia

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