In questi casi la persona si ritrova in una condizione confusa, incapace di interpretare in maniera corretta la realtà in tutte le sue forme. I pensieri deformati che vengono elaborati non si fermano a creare fantasie e ipotesi ma vengono automaticamente adottati come verità. Le decisioni prese e i comportamenti scelti, essendo frutto di una visuale distorta, si rivelano essere errati e anche pericolosi.
Tale termine indica diversi stati mentali e pertanto non è indicato come una patologia (disfunzione) bensì come una sindrome (un insieme di sintomi).
Insieme alle allucinazioni è il sintomo psicotico più conosciuto, sebbene ve ne siano altri.
In diverse malattie psichiche, come la schizofrenia, possono esserci casi di delirio come sintomi principali - una convinzione errata, la quale non può essere corretta in alcun modo.
In altre situazioni, invece, il delirio è primario, cioè non causato da altri problemi.
Inoltre esso può essere scatenato da droghe.
Dati gli infiniti casi di insorgenza e le caratteristiche individuali, esistono diverse tipologie di delirio, qui ne sono elencate alcune:
- interpretativo: l'individuo crede che alcuni fatti casuali siano a lui legati sentendosi così l'attore principale o parte di ciò che succede;
- persecutorio: il paziente ritiene di essere oggetto di persecuzioni;
- bizzarro: il paziente crede in fenomeni totalmente non plausibili dalla società in cui vive;
- di controllo: il paziente è convinto che i pensieri o le emozioni che prova siano controllati da terzi;
- di inserzione del pensiero: simile al controllo, secondo il paziente alcuni dei suoi pensieri sono imposti da altri;
- di gelosia: il paziente è ossessivo rispetto all'infondato tradimento del partner;
- di grandezza o megalomania: l'individuo si sente importante, crede per esempio di essere stato prescelto da dio, o di essere l'unico detentore di conoscenze o poteri straordinari;
- di identità: il soggetto crede di essere un'altra persona, spesso personalità importanti come principi o presidenti.
Come già accennato ne le conseguenze del complottismo alcune persone - probabilmente con peculiarità ben precise - sono talmente sopraffatte dalle teorie complottistiche e da tutto ciò che gravita attorno che il complotto si insinua nella loro mente. Così tutto diventa una macchinazione e questi individui, scoprendo la "verità", sentono il bisogno di mettere tutti in guardia dai pericoli e dagli oscuri piani che stiamo vivendo.
Ad acuire tale stato potrebbe anche esserci l'ebrezza dell'onnipotenza o della megalomania che Internet genera. Avere a portata di click illimitate risorse e avere come unico mediatore lo schermo del computer può veramente portarci a credere di possedere tutti i tasselli necessari per ricostruire il puzzle del mondo.
Con ciò questa errata convinzione di sé può portare a conseguenze ben conosciute, come la derisione, il litigio, l'irrisoria tentata denuncia distaccandosi - tutte le parti che entrano in gioco - dalla visione d'insieme.
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