venerdì 4 dicembre 2015

Il Natale, a Rozzano e non solo, può essere cancellato dalla strumentalizzazione

  "Natale cancellato e crocifisso rimosso alla scuola elementare di Rozzano."
Interdetti, molti politici scendono in piazza. Matteo Salvini porta un presepe e distribuisce CD con i canti di Natale, Mariastella Gelmini canta Tu scendi dalle stelle, Ignazio La Russa porta le bandiere di Fratelli d'Italia. Altri esponenti della Regione Lombardia si attivano per far sì che niente di questo accada lì come in altre scuole. Per Renzi, invece, il preside autore di queste azioni "Provoca o sbaglia [...]".

  Siamo sicuri non sia una notizia di Lercio? Ah, no.
  Sicurisicuri?

  Ora che finalmente la bufera nata attorno al preside della scuola si è placata, è possibile raccogliere i pezzi per ricreare il quadro d'insieme e cercare di capire cosa è realmente successo.
  Il Natale non è stato cancellato, come se fossimo il Grinch. Il Saggio di Natale rimane e verrà portato dai bambini come è sempre stato negli ultimi anni. L'evento di Gennaio, la Festa d'Inverno, è di altra natura ed è gestito dall'Associazione 11 note che ne ha richiesto lo spostamento - a Settembre, niente a che vedere quindi con la paura per "i terroristi islamici" - in seguito a polemiche da parte di alcuni genitori che volevano venissero eseguite le ben note canzoni religiose.
Ed è qui che parte l'attacco mediatico basato sul nulla, quando il preside non permette a due mamme di insegnare canti religiosi ai bambini durante il pranzo in mensa.
Per rispondere a tutte le accuse, il preside scrive una circolare pubblica:
In primo luogo, non ho mai fatto rimuovere crocefissi né dalle aule del Comprensivo Garofani né da quelle delle altre scuole che ho gestito e diretto nel corso di più di vent’anni di modesta carriera, per un motivo molto semplice: non c’erano.
In secondo luogo, non ho rimandato né cancellato nessun concerto natalizio né altre iniziative programmate dal collegio docenti e dal consiglio di istituto; mi sono, viceversa, adoperato per sostenerle: tanto il concerto del 17 dicembre dei ragazzi della secondaria quanto quello dei bimbi della primaria, in programma per il 21 gennaio, oltre ai momenti di festa prenatalizia che si svolgeranno, come di consueto, in tutte le classi.
Non esistono iniziative “cancellate” o “rinviate”. L’unico diniego che ho opposto riguarda la richiesta di due mamme che avrebbero voluto entrare a scuola nell’intervallo mensa per insegnare canti religiosi ai bambini cristiani: cosa che continuo a considerare inopportuna. [...]
   Troppo spesso la trama dell'informazione è stata adattata agli interessi personali di qualcuno, e con questo caso non è stato fatto altro che rimarcare la malizia messa in contesti ben precisi.
Ma qui si va oltre la disinformazione, perché ancora non abbiamo capito che il cambiamento si muove verso una società multiculturale. E questo significa non soffocare le proprie o altrui tradizioni ma decidere perché un dato avvenimento è rilevante per la storia e per l'incontro tra differenti culture.

  L'educazione è laica, come lo Stato in cui viviamo, e bisognerebbe separarsi da sentimentalismi che erano (in)adeguati decenni fa.

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